Baccalà a bassa temperatura al profumo d’arancia, su purea di fagioli

Baccalà Morro d’Islanda cotto sotto vuoto, con olio extravergine all'arancia, limone candito e zeste di arancia di Sorrento, fagioli con l’occhio del Salento, fondente di cipolla Ramata di Montoro, con Torcolato di Breganze, mirto, timo selvatico e sale allo champagne.

Un secondo piatto di gran classe, una ricetta dove il protagonista è un "Signore dei Mari del Nord". Un piatto "importante" può nascere anche con l'idea di base, con la "sfida", di inserire un numero elevato di ingredienti, soprattutto di spezie, cercando ovviamente di salvaguardare l'equilibrio dei sapori. Ognuno deve giocare il suo ruolo, fondendosi alla perfezione con l'altro. Come in un "gioco di sguardi". Il titolo della creazione potrebbe proprio questo, nome che nasce dall'altro grande protagonista di questo piatto, il fagiolo con l'occhio, tipico del Salento, dolce, dalla cottura però meticolosa e particolare. Con la sua macchia nera all'interno, proprio per questo si chiama Fagiolo con l'Occhio, sembra guardare tutti gli altri ingredienti di questa ricetta, li osserva, li studia. Quello stesso studio che c'è in ogni creazione della Cucina Vagabonda. Il baccalà islandese, ricco di collagene, non molto salato come quello nostrano, si unisce ad una consistente e decisa una nota di agrumi (i limoni canditi e le zeste di arance campane, della penisola sorrentina, insieme all'olio aromatizzato all'arancia), ai legumi (i fagioli con l'occhio) e ad uno splendido prodotto della terra irpina, la cipolla ramata di Montoro dell'Irpinia. Gli altri elementi sono solo all'apparenza secondari, come il miglior passito italiano, il Torcolato di Breganze dei colli vicentini, che diventa una base nella quale cuocere le cipolle, unite ad un profumo di mirto di Sardegna, straordinario, e al timo fresco. Infine la nota di sale, che si scioglie con il calore del baccalà. Un sale artigianale allo Champagne Crystal Louis Roederer Annata 2004. Che dire? Ricercatezza e tradizione vanno di pari passo. Baccalà, legumi, agrumi e spezie, insieme in un gioco di sguardi, per un assaggio di emozioni.

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Difficoltà:
Preparazione:
Cottura:
Ingredienti per 4 persone:
Per il baccalà:
1 filetto di baccalà Morro d'Islanda da circa 1 kg
pepe rosso di Sichuan
1 pizzico di sale fino
1 arancia fresca
2 cucchiai di olio extravergine alle arance di Sorrento
Per il limone candito:
4 limoni freschi
100 gr. di zucchero
acqua
per i fagioli con l'occhio del Salento:
500 ml di acqua
sedano
carota
olio extravergine di oliva
1/2 cipolla Ramata
sedano
carota
sale
pepe nero
brodo vegetale
per il fondente di Ramata di Montoro
4 cipolle Ramate di Montoro
50 ml. di Torcolato di Breganze
mirto biologico sardo
bacche di ginepro
pepe nero
  • Lavate i limoni e tagliate le due estremità.
  • Conservate solo la buccia, eliminando la parte bianca e amara. Quindi, disponeteli in una pirofila, colmate con acqua fredda e lasciate riposare per una giornata, cambiando ogni tanto l’acqua.
  • Trascorse 24 ore, scolate le bucce e adagiatele sopra un canovaccio, finché l’acqua assorbita non evapori.
  • Riponete i limoni in una casseruola di acciaio inox e colmate con acqua fredda. Fate cuocere a fuoco moderato aggiungendo zucchero fino a farlo addensare (ma attenzione a non farlo diventare scuro).
  • Nel frattempo, preparate un vasetto di vetro e riversate il composto al suo interno. Chiudete bene e lasciate riposare in un luogo buio, ventilato e asciutto.
  • In alternativa potete usare limone candito già pronto. Prendere il pezzo di baccalà già pulito e dissalato, massaggiarlo delicatamente con l’olio all’arancia, inserirlo in una bustina da sottovuoto con il limone candito, le zeste di arancia, un pizzico di sale, il pepe nero, erbe aromatiche (santoreggia, timo limone).
  • Togliere l’aria con la macchina del sottovuoto, cuocere in forno ventilato a 65 gradi.
  • Tenere i fagioli a bagno una notte, eliminare l’acqua, saltarli in padella con cipolla, aglio, sedano e carota, sfumare con brodo, portare a cottura. Lasciarli abbastanza al dente. Far cuocere le cipolle 4 ore circa nel Torcolato.
  • Aggiungere di volta in volta il mirto che affumicheremo con un cannello, il timo fresco, il ginepro, una nota di pepe nero. Le cipolle dovranno diventare trasparenti. Frullare con un filo d’olio extravergine.
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