Il branzino detto anche spigola vive in acque temperate, generalmente del Mar Mediterraneo, e dell’Atlantico orientale. Ama vivere nella zona costiera, e raramente si sposta in acque profonde.
Preferisce rimanere nell’acqua bassa e limpida vicino alle coste rocciose, alle dighe portuali ed alle foci dei fiumi che arrivano nel mare e spesso li risale per qualche chilometro. Possiede un corpo piuttosto affusolato ed allungato ed una bocca munita di numerosi e piccolissimi denti che utilizza per afferrare prede pari quasi alla sua stessa dimensione.
Il branzino è dotato di due pinne dorsali, un dorso scuro, fianchi argentei ed un ventre bianco. Si ciba di piccoli pesci , cefalopodi e crostacei che caccia di notte. Si riproduce nei mesi invernali e dopo tre giorni di incubazione dall’accoppiamento si schiudono le larve. Il branzino o spigola si può pescare anche da riva, in zone dove ci sono scogliere naturali o artificiali, nelle lagune, e sui pontili del porto e bisogna utilizzare ami molto grandi.
Nei porti è facile trovare branchi di spigole di piccola taglia e si può quindi pescare anche con un galleggiante molto sensibile che affiori appena dall’acqua. Si deve tener conto del fatto che essendo le spigole molto sospettose mollano l’esca al minimo segnale di resistenza. Dalla barca la spigola si può pescare piccola alla traina. La prima cosa da fare per pulire il branzino è tagliare le pinne, poi togliere le squame con molta attenzione in modo da non rovinare la pelle.
Terminata la squamatura il pesce deve essere eviscerato incidendo verticalmente la pancia. In ultimo il pesce deve essere lavato accuratamente fuori e dentro e poi asciugato.
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