Fiori di zucca croccanti in panko bread, ripieni di sgombro fresco con aceto di lampone aromatizzato

Fiori di zucca croccanti in panko bread, ripieni di sgombro fresco con aceto di lampone, erbe aromatiche, capperi e olive greche, maionese al basilico, brunoise di peperoni multicolore su letto di crudo di spinaci bio)

Il panko bread è un capolavoro della cucina giapponese. Impossibile non innamorarsene, "a prima vista". Si tratta di fiocchi di mollica di pane bianco, che uniti alla tradizionale farina di riso oppure una farina di frumento, e a una materia prima liquida che crea densità (acqua o tuorlo d'uovo) formano una pastella delicatissima e di una croccantezza straordinaria.
Il panko non è come il nostro pane: ripetere la sua preparazione base in casa è difficile. La cottura in olio con il panko deve essere meticolosa e veloce. Il pane cambia colore in un istante e tende a bruciarsi.
Nella ricetta di oggi però, accanto al panko, a raccontarvi le "mie nuove emozioni" in cucina sono i fiori di zucca, emblema della primavera. Quel gioco di colori, tra il giallo, il verde e l'arancione, crea un effetto ottico straordinario: la loro delicatezza e versatilità apre la strada a combinazioni infinite.

Oggi lo accompagniamo ad un pesce azzurro, fresco di pescato, uno sgombro, pulito e sfilettato, che andiamo a marinare, per restare in tema, con erbe di primavera e qualche tocco di fantasia.
Basilico tritato, menta piperita, cerfoglio profumatissimo, capperi di Pantelleria, olive greche, un buon olio evo, succo di limone fresco di Sicilia, di Ribera Dop, e gocce di aceto di lamponi homemade. Dopo due ore di "marinatura" il pesce viene saltato in padella con la straordinaria cipolla Ramata di Montoro, perla dell'Irpinia, delicata e soave al palato.
Pochi istanti, deve dorare nel cuore. Andiamo a pulire i fiori, togliendo il pistillo intorno, li riempiamo con il pesce fresco, e tenendo ferma l'apertura con le mani, come a sigillarlo, effettuiamo tre passaggi: farina di riso, uovo e panko bread.
Da parte prepariamo una maionese sempre "primaverile" di accompagnamento: basilico fresco frullato da parte con olio extravergine e pinoli saltati in padella, per formare un intingolo profumato, e poi il tradizionale processo tuorli-aceto (il delicato dolce-agro Ponti) e succo di limone. Infine mischiamo tutto sempre nel mixer aggiungendo la straordinaria panna acida di scuola "baltica", la creme fraiche. Una nota di succo di limone e il mixer darà vita ad una salsa straordinaria e invitante.
Poi prepariamo, per il nostro antipasto speciale, una brunoise di peperoni Peperlizia Ponti, agrodolci al punto giusto, e li poggiamo, gialli e rossi, per continuare nel nostro gioco di colori, su un letto di foglie di spinacini bio, rigorosamente crude e freschissime. Solo in ultimo friggiamo i fiori per servirli caldissimi.

Il linguaggio dei fiori
Il linguaggio dei fiori
4.5 stelle in base a 2 recensioni
Difficoltà:
Preparazione:
Cottura:
Ingredienti per 4 persone:
Per i fiori in panko bread:
10 fiori di zucca freschi
100 gr. di panko bread giapponese
2 uova fresche
4 cucchiai di farina di riso
un pizzico di pepe nero

Per il ripieno di sgombro:
1 sgombro da 300 gr. fresco
2 cucchiai di olio evo
Capperi di Pantelleria dissalati
Succo di limone
Erbe aromatiche (basilico, cerfoglio, menta piperita, erba cipollina)
Un pizzico di peperoncino
1/2 cipolla Ramata di Montoro
Per la maionese:
2 tuorli
Il succo di 1/2 limone
250 ml. di olio di semi
1 cucchiaino di Dolce Agro Ponti
1 cucchiaio colmo di creme fraiche
Succo di limone (1 cucchiaino)

Per l'intingolo al basilico:
5 foglie di basilico genovese
2 cucchiai di olio evo
1 cucchiaio di pinoli
Per il contorno di spinaci e peperoni:
10 foglie di spinaci bio, olio evo (1 cucchiaino)
2 peperoni rossi e 2 peperoni gialli Peperlizia Ponti

Per la frittura
Olio di semi
  • Sfilettiamo il pesce, ricaviamone solo la polpa. Tagliuzziamo le erbe aromatiche, sottilissime, aggiungiamo la polpa crudo e cominciamo ad amalgamare con un cucchiaio [1]. Uniamo l’aceto di lampone (fatto in casa, ma va bene anche commerciale), il sale, il pepe nero, il succo di limone, l’olio, i capperi dissalati, le olive greche sempre a pezzetti piccolissimi.
  • Tagliamo la cipolla Ramata, doriamola nell’olio, saltiamo il pesce con le erbe e il resto del composto, pochi istanti, a fiamma viva [2].
  • Apriamo i fiori, eliminiamo il pistillo, riempiamo la parte bassa con un po’ della farcia di mare, tenendo questo punto fermo con le mani come a sigillarlo, andiamo a passare ogni fiore nell’ordine, prima nella farina di riso, poi nell’uovo, infine nel panko bread giapponese [3]. Teniamo da parte un istante.
  • Tagliamo il basilico genovese dopo averlo lavato, frulliamolo con l’olio e i pinoli tostati da parte, saranno profumati e saporiti, uniti al basilico. Prepariamo la maionese in modo tradizionale usando rigorosamente tuorli e olio a temperatura ambiente. Mettiamo i rossi nella planetaria, uniamo sale e pepe, l’aceto, e cominciamo a lavorare a forza 3, usando il frustino, aggiungendo l’olio a filo nell’apposito beccuccio della planetaria. Dovrà essere bella densa. Adesso uniamo l’intingolo di basilico e pinoli e un cucchiaio di creme fraiche e lavoriamo con il cucchiaio [4]. Passiamo al setaccio per eliminare i pezzetti di basilico e renderla di un colore ancora più bello e scenico.
  • Affettiamo i peperoni gialli e rossi a brunoise, poggiamoli su un letto di foglie di spinaci, biologici, che lasciamo crudi. Friggiamo i fiori in olio di semi caldo, ma occhio alla temperatura, deve essere molto bassa, il panko tende a bruciarsi.
  • IMPIATTAMENTO: Al centro del piatto poniamo due fiori croccanti e caldissimi intersecati tra loro, a uno avremo lasciato lo stelo verde, farà molta scena. A lato mettiamo una cucchiaiata di maionese al basilico. Dietro i fiori poggiamo gli spinaci con i peperoni Ponti [5].
Alfredo Iannaccone

35 anni, giornalista, "fulminato" un anno fa dalla passione per la cucina, food blogger ed ex concorrente alle selezioni della seconda edizione di Masterchef, vi racconterà, in un percorso tra giornalismo e gastronomia, quanta gioia ci può essere nel decidere di dedicare la propria vita a un sogno. Un sogno a occhi aperti da inseguire. Un sogno tutto da vivere...

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