Per un pranzo perfetto anche il vino ha il suo ruolo principale nel teatro del gusto.
Da tempo immemore nella tradizione gastronomica non solo italiana il pesce é sempre accostato al vino bianco. Secco, frizzante, fruttato o aromatico, non c’é ristorante, bar, enoteca e pescheria che cucini del pesce e non lo serva con il bianco. Libri, degustazioni, mostre e atelier del gusto hanno inscritto questa consuetudine, se cosi si può parlare, anche se in verità é diventata una vera e propria arte del celebrare questo connubio alquanto speciale, che ha quasi del sacrale!
Se in molti credono che sia un sacrilegio accompagnare un pranzo di pesce con del vino rosso, i veri cultori di questo alimento, studiosi ed esperti del gusto più ricercato e altezzoso dicono l’esatto contrario.
Cosi l’accostamento tra vino rosso e pesce non é più un tabù e possono uscire trionfanti insieme per una cena romantica con i fiocchi.
Il pesce ha una caratteristica importantissima: la sua ecletticità. Non tutti i pesci maggiormente consumati in cucina, infatti, hanno lo stesso gusto. E mente il pesce azzurro é conosciuto per il suo sapore delicato, quello deciso e unico del tonno fa la differenza.
Ecco i consigli migliori per scegliere il vino giusto con la pietanza di pesce giusta .
– Ai pesci magri, come il pesce spada, branzino, nasello, rombo, orata e in generale tutto il pesce azzurro, grigliati, bolliti o al vapore, viene consigliato un accostamento di vino secco e poco alcolico.
– Crostacei e molluschi, compreso il polpo al vino rosso, un bianco aromatico e deciso é quello che ci vuole per esaltare il gusto.
– Fritture, i bianchi alcolici, acidi e frizzantini che aiutino a pulire la bocca dal grasso dell’olio di frittura;
– Con pesci affumicati come il salmone affumicato uno spumante o addirittura champagne fa al sua bella figura, mentre bianchi leggeri e freschi per i pesci d’acqua dolce.
– Pesci al forno,al sale o in crosta, meglio un rosato leggero.
Riguardo l’abbinamento con il vino rosso i pesci e le pietanze da preferire sono: le zuppe, i cacciucchi e i guazzetti conditi con aglio, pomodori e magari piccantini e il tonno grigliato. Mentre con le prime i rossi novelli, leggeri e aciduli ci vanno a pennello, i bianchi alcolici non sono da bandire; riguardo il tonno, invece, rosso, leggero e suppulento servito freddo, per una brezza di mare.
In conclusione ciò che si vuole sottolineare é che in generale, il vini rossi, non molto alcolici, giovani e poco tannici ( ossia poco ruvido e astringente, in termini tecnici si direbbe allappante) magari fruttati sono il matrimonio perfetto tra il sapore d’autunno (il vino) e quello d’estate (il pesce).
Rosso, bianco, rosato o con le bollicine non importa, quello che conta è gustare un ottimo piatto a base di pesce.