L’assunzione giornaliera di Omega-3 è consigliata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Gli Omega-3 sono acidi grassi polinsaturi che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare e quindi abbiamo bisogno di assumerli attraverso le varietà degli alimenti.
Ci sono due tipi di Omega-3, gli EPA e i DHA, indispensabili per il feto fin dalla vita embrionale e fondamentali per la salute del cuore e del cervello. Sempre più ricerche dimostrano che gli Omega-3 sono utili per la prevenzione delle malattie degenerative come per esempio il morbo di Alzhaimer e per ridurre il rischio di mortalità da patologie cardiovascolari. La dieta mediterranea, composta da frutta, verdura, pesce, cereali ed olio di oliva è la maggior fonte di approvvigionamento di Omega-3, ma purtroppo le nuove generazioni stanno abbandonando la tradizionale dieta mediterranea. La fonte migliore di Omega-3 rimane comunque il pesce e sarebbe buona abitudine mangiare i prodotti del mare dalle due alle quattro volte alla settimana, in particolare il pesce azzurro che oltre a contenere gli acidi grassi è anche un’ottima fonte di proteine e Sali minerali come il fosforo, lo iodio e lo zinco. Da una recente analisi si è venuti a conoscenza del fatto che nessun cibo contenente Omega-3 è in grado di competere con la sardina: infatti basta metà di uno di questi pesciolini per apportare il fabbisogno giornaliero di Omega-3 al pari di un filetto di salmone.
La specie ittica dei piccoli pesci pelagi è anche piuttosto rigogliosa e potrebbe essere una buona alternativa rispetto al consumo di specie ittiche in via d’estinzione.