Osteoporosi: ossa solide grazie al pesce!

pesce_osteoporosiPer osteoporosi si intende una condizione in cui lo scheletro è soggetto a perdita di massa ossea e resistenza causata da fattori nutrizionali, metabolici o patologici.
Lo scheletro è quindi soggetto ad un maggiore rischio di fratture patologiche, in seguito alla diminuzione di densità ossea e alle modificazioni della microarchitettura delle ossa. L’osteoporosi è una patologia che colpisce le le donne in menopausa e spesso si associa all’ipertensione e all’iper-colesterolemia, per cui spesso c’è l’impossibilità di utilizzare i derivati del latte.
Oltre a specifiche terapie farmacologiche di integrazione, possiamo aumentare l’introduzione di calcio, utilizzando gli alimenti. Non solo il latte e i derivati del latte sono ricchi in calcio, ci sono altri cibi come alcuni vegetali, la frutta oleaginosa e soprattutto il pesce che hanno una quantità di calcio molto importante, facilmente biodisponibile e assorbibile dal nostro organismo.
Il pesce perciò rappresenta una valida fonte alternativa di integrazione di calcio. Soprattutto quello azzurro, che per aggiunta è anche ricco di vitamina D: la vitamina D infatti aumenta l’assorbimento di calcio a livello intestinale.
Delle buone pietanze, fonti di questo importante minerale possono essere una frittura di latterini, frittura di paranza con pesce piccoli, le alici marinate o le sarde al pomodoro: queste soluzioni nutrizionali sono adeguate per un organismo impoverito nella struttura ossea e nello stesso tempo la presenza di iodio nel pesce, stimola il metabolismo tiroideo.
Mangiare il pesce intero, compreso le lische dei piccoli pesci, quindi rappresenta un ottimo modo per introdurre calcio, ma anche silicio e magnesio, importanti per l’osso. L’associazione ideale di questi piatti è con verdure preferibilmente crude, come insalata, carciofi crudi, pinzimonio di verdure come carote, finocchi e sedano: le verdure crude in questo caso aumenteranno la diuresi (si consiglia di aggiungere anche olio a crudo, anch’esso ricco di vitamina D).
I crostacei, poiché provvisti di guscio calcareo, rappresentano un’altra importante fonte di calcio, che tuttavia è possibile utilizzare solo se i livelli di colesterolo non sono molto elevati. Quindi calcio e vitamina D, possono essere integrati molto bene usando determinati alimenti, come il pesce.
Infine, si consiglia di esporsi al sole anche durante l’inverno, anche solamente mezz’ora al giorno, poiché il nostro apparato cutaneo è capace di produrre la vitamina D attraverso l’esposizione al sole, vitamina importante per il metabolismo del calcio.

Credits: @Victoria Karlsson
Dr. Loreto Nemi

Laureato in Dietistica presso l’Università Cattolica di Roma e specializzato in Scienze della Nutrizione Umana presso l’Università di Tor Vergata. Si è perfezionato in Fitoterapia e ha un master in Bioterapia Nutrizionale. Svolge la professione di Dietista e Nutrizionista in ambito privato a Roma e a Frosinone ed è esperto per il trattamento dietetico del sovrappeso e dell’obesità. Tiene corsi e convegni di educazione alimentare. Ha un blog molto cliccato dove scrive articoli su nutrizione, alimenti, dieta e salute. Visita il blog

10 anni fa

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