Vellutata di Gamberi

Crema di patata a pasta bianca, "affumicata" a freddo con fiocchi di katsuobushi, "caviale" di polpa di gamberoni rossi di Mazara del Vallo "acidulati" con ribes rosso dei Nebrodi, cruditè di salicornia del Gargano irrorata con dressing di mirin e yuzu, fiori eduli di salvia

Le percezioni emozionali della cucina zen si esprimono al meglio attraverso le fusioni armoniose delle grandi materie prime del Sud Italia (Campania, Puglia, Sicilia) con la tecnica e la ricerca dell'estetismo della scuola orientale. La ricerca del "batticuore" per gli occhi, la mente e il palato è frutto di studio "adrenalinico", conoscenza profonda dei prodotti, valorizzazione del loro gusto e del loro colore, tecniche di preparazione con cotture non invasive, prediligendo il "nudo", il crudo, il "nature". Il lavoro delle mani è "commisurato" alle caratteristiche non solo chimiche del cibo, ma anche al sogno che lo chef "matura" nella sua mente. Quel sogno a occhi aperti che ancora prima che nasca il piatto porta "l'innamorato" della cucina a disegnare nella sua testa ogni singolo millimetro della disposizione grafica della ricetta. Così il Grande Sud si fonde ancora una volta, in punta di piedi, ma con un risultato finale senza eguali, al Sol Levante. E l'unione terra-mare, mare-terra, il binomio d'amore, si concretizza in un passo a due di danza che emoziona. Protagonisti e spettatori. "Passo a due" è un concetto profondo, che nasce dalla mente e arriva ai fornelli attraverso la strada del cuore. "Passo a due" è una crema di patata bianca campana Ricciona, dal gusto delicatissimo, lasciata indietro di sale per dare vita a una texture che somiglia alle onde del mare, emulsionata prima al thermomix a caldo e poi con la shaker con cui viene anche "suggestivamente" servita davanti agli occhi del commensale. "Passo a due" è l'unione tra la patata bianca e i fiocchetti di katsuobushi, che affumicano "a freddo", e generano un umami perfetto terra-mare. I movimenti di danza continuano armoniosamente fino ad arrivare al protagonista assoluto della "coreografia", ovvero la salicornia del Gargano, servita cruda e acidulata con mirin e succo di yuzu, un dressing che dà spinta ma è perfezione al palato. La salicornia è un asparago di mare, è salinità pura in bocca. E' appunto il sale naturale che manca alla crema di patate, che rafforzata dal tonno essiccato però trova nelle note verdi, acidule (lo yuzu e il mirin, sakè dolce) e croccanti della salicornia un crescendo di temperature al palato e di consistenze. Ma la musica non è finita: i passi continuano, mano nella mano. I due protagonisti terra e mare si ritrovano ancora insieme nelle sfere di gambero rosso di Mazara del Vallo con la tecnica che ci viene incontro. La tecnica che ci consente di trasformare la materia prima regalando emozioni agli occhi ma salvaguardando il sapore… La polpa del gambero rosso viene frullata con brodo di alghe dulse della Bretagna e unito a una polpa di ribes rossi dei Nebrodi (ancora Sicilia-Giappone-Sicilia). Il risultato è un caviale che in bocca vede l'esplosione del mare più dolce ma nel contempo forte (gambero uguale umami) con l'acidità del ribes che non fa altro che implementare il gusto del glutammato. Seppur dura un istante, l'emozione è forte. Non può non chiudere il "cerchio perfetto" del piatto un fiore blu, edibile, di salvia. Che regala in punta di piedi le tonalità della terra più pura. La salicornia si erge in piedi al centro della crema, nulla è lasciato al caso. Dalla terra verso il mare: nasce un sogno a occhi aperti tutto da vivere.

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Difficoltà:
Preparazione:
Cottura:
Ingredienti per 4 persone:
Per la crema di patata a pasta basta bianca "affumicata" a freddo:
500 gr. di patate a pasta bianca
20 gr. di katsuobushi
1 litro di acqua fredda
un pizzico di sale trapanese
Per il brodo di alga dulse:
300 ml di acqua fredda
30 gr. di alga Dulse essiccata
Per il caviale agrodolce di gambero rosso di Mazara del Vallo
1 kg di gamberi rossi di Mazara del Vallo freschissimi di taglio piccolo-medio
30 gr. di ribes dei Nebrodi
4 cucchiai di succo di melograno fresco
3 gr. di agar agar
100 ml di olio di semi freddissimo
Per il cruditè di salicornia del Gargano con dressing di mirin e yuzu
100 gr. di salicornia del Gargano freschissima
1 cucchiaio di succo di yuzu
2 cucchiai di mirin
Per la decorazione
fiori eduli di salvia
  • Pelare le patate e farle cuocere 20 minuti partendo da una base di acqua fredda. Conservare l’acqua di cottura delle patate.
  • Pulire i gamberi, eliminare il carapace e la testa, rimuovere il filetto rosso intero dei Rossi di Mazara.
    Preparare un brodo salino lasciando in ammollo in acqua per 1 ora l’alga dulse. Poi portare ad ebollizione l’acqua con l’alga per qualche minuto. Eliminare la

  • schiumetta che si forma, filtrare due volte il brodo, lasciarlo in caldo.
  • Emulsionare al thermomix a 37 gradi la polpa dei gamberi con un mestolo di brodo di alghe caldo. Unire la polpa di ribes e il succo di melograno fresco.
  • Passare al setaccio per ottenere un composto liquido.
  • Portare sul fuoco la texture di pesce e frutti rossi, arrivare a bollore, unire l’agar agar, mescolare per farlo sciogliere. Lasciar riposare il composto 10 minuti.
  • Riporre l’olio di semi in una ciotola di inox e tenerlo in abbattitore finchè non diventa freddissimo.
  • Con una siringa creare delle sfere di polpa di gambero e ribes versando le gocce di composto nell’olio freddissimi. Sciacquare il caviale sotto un filo di acqua fredda.
  • Con uno schiacciapatate ottenere del macinato dalla patata già cotta, passarlo al mixer con il brodo di cottura, unire il sale e i fiocchetti di katsuobushi.
  • Ottenere una vellutata soffice e visivamente perfetta, riporla in uno shaker da cocktail.
  • Marinare la salicornia fresca con un dressing ottenuto mischiando il succo dello yuzu al mirin. Scolare.
  • Composizione del piatto: versare con lo shaker, sul fondo di un piatto bowl, la crema di patate affumicata al katsuobushi. Al centro disporre la salicornia cruda.
  • Decorare con le sfere di gambero rosso e ribes. Aggiungere i fiori eduli di salvia.
Alfredo Iannaccone

36 anni, giornalista, "fulminato" un anno fa dalla passione per la cucina, food blogger ed ex concorrente alle selezioni della seconda edizione di Masterchef, vi racconterà, in un percorso tra giornalismo e gastronomia, quanta gioia ci può essere nel decidere di dedicare la propria vita a un sogno. Un sogno a occhi aperti da inseguire. Un sogno tutto da vivere...

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