Tonno rosso: come evitare l’estinzione

tonno rossoIl tonno rosso è una specie pelagica diffusa nell’oceano atlantico, nel mediterraneo e nell’oceano pacifico. È un pesce imponente che può raggiungere i tre metri di lunghezza e i 650 kg di peso. E’ diventato una prelibatezza per la cucina giapponese e non solo, tanto che un esemplare di grossa taglia è arrivato a costare anche 80.000 dollari.

La forte domanda e l’assenza di piani di gestione adeguati  per  questa specie ittica, hanno provocato un eccessivo sforzo di pesca. Il Parlamento europeo ha approvato un regolamento a protezione del tonno rosso, che entrerà in vigore una volta ricevuta l’approvazione del Consiglio.
Le nuove regole,  si concentrano sulla riduzione delle dimensioni delle flotte di pesca, il prolungamento delle stagioni di pesca chiuse per le reti a circuizione e il rinforzo dei controlli. Il nuovo piano di ricostituzione per il tonno rosso rafforzerà i controlli, inclusi quelli relativi ai trasferimenti di tonno dalle reti alle gabbie. Ogni operazione d’ingabbiamento dovrà essere video-registrata. Se il numero o il peso massimo del tonno rosso risulterà essere superiore del 10% a quello dichiarato dall’operatore dell’allevamento responsabile dell’ingrasso del pesce, i quantitativi in eccesso dovranno essere rilasciati.
Un’altro rimedio per poter evitare l’estinzione del tonno rosso è l’allevamento.  A renderlo noto sono stati i ricercatori dell’Istituto oceanografico spagnolo della Murcia che, dopo diversi esperimenti, sono riusciti ad allevare con successo in cattività questo tipo di pesce, anche se in una specie più piccola, e poi a riprodurre in vitro le larve del tonno rosso, ottenendo come risultato la loro sopravivenza per più di due mesi. Un vero successo che, come ha spiegato il ricercatore Fernando de la Gandara, può essere l’inizio di un progetto che può portare nel giro di quattro anni a ricreare l’intero ciclo di vita del tonno rosso, dalla fase larvale fino alla deposizione delle uova.
In modo tale cosi da scongiurare l’estinzione di questa specie, che rischia di seguire la stessa sorte toccata già ad altri poveri animali. Infatti, l’obiettivo e proprio quello alleviare, attraverso l’addomesticamento, la pressione sugli stock selvatici di tonno rosso nel Mediterraneo, diminuita dal 1970 di oltre il 50%.

12 anni fa

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