Non solo al ristorante, ma anche nelle pescherie e sui pescherecci si mangia pesce
Pesce fresco, pesce sano: tutti lo cercano, tutti lo amano. Così le pescherie diventano ristoranti, sulle banchine dei porticcioli spuntano tavolini apparecchiati, e i pescatori riorganizzano i loro pescherecci per ospitare i clienti che vogliono gustare il prodotto ittico così: pescato e mangiato. Un modo per gustare al meglio il frutto della pesca, sentirsi sicuri sulla freschezza del prodotto e poter mangiare qualcosa di gustoso, ma al contempo leggero.
Si passa dalla degustazione di pesce a chilometro zero, preso direttamente dai pescherecci (muniti di casse per l’occasione), alle pescherie 2.0 che propongono aperitivi, cene e pranzo a base di carpacci, tartare, sushi, primi e secondi piatti preparati con squisitezze di mare. Una formula già collaudata all’estero, quella del mangiare subito il pesce acquistato in loco (la Boqueria di Barcelona è stata uno dei primi esempi), che sta diffondendosi sempre di più anche in Italia, dove la città antesignana della pescheria con cucina è stata Genova: galeotto fu il porto e il suo passato di repubblica marinara.