Calamaretti in tempura al profumo di menta

Calamaretti piccanti in tempura all'aroma di menta piperita, con salsa di accompagnamento al mojito

La cucina nordamericana non ha una sua identità precisa. Soprattutto nel Canada "multietnico" i piatti e le ricette sono frutto della contaminazione delle tante comunità di immigrati che negli anni hanno messo radici, sia nella East che nella West Coast. Italiani, indiani, cinesi, giapponesi, vietnamiti, filippini taiwanesi. Chi più ne ha più ne metta. Se trascorri un pò di tempo nel grande Canada, come è successo a me, puoi avere il piacere di assaggiare creazioni tipiche delle comunità di stranieri che hanno conservato la loro identità e le loro tradizioni, sia provare ricette "contaminate". Oggi "contaminiamo" più che mai, creando un piatto che prende spunto dal grande concetto del fritto giapponese, la tempura, la "italianizziamo", grazie ad una menta straordinaria di casa nostra, utilizziamo di base un pesce fresco del mare italiano che però si potrebbe tranquillamente reperire sia nel Pacifico che nell'Atlantico (ma con lo stesso sapore?), accostiamo alla pietanza principale una salsa di accompagnamento in cui intingere il pesce (dipping sauce) partendo dall'idea di un grande cocktail internazionale. Materie prime italiane, tecnica giapponese, l'idea di un cocktail cubano che diventa una salsa dal gusto eccezionale. Ed ecco quindi i nostri "calamari cosmopoliti": calamaretti in tempura all'aroma di menta piperita, piccanti perchè "conditi" con fantastiche rondelle di jalapenos (i peperoncini messicani verdi, ma occhio alle dosi), e serviti con una dipping sauce di salsa di soia, mirin, zucchero di canna, rum e lime. Una sorta di salsa ponzu a cui aggiungiamo il rum, dolce e gradevol, perfetta per intingere i nostri calamari caldi e croccanti. Sarà difficile resistere...Ricetta semplice ma di alto concetto. Anche questa è cucina "ragionata", ricca di fantasia e amore per le materie prime...

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Difficoltà:
Preparazione:
Cottura:
Ingredienti per 4 persone:
per i calamaretti in tempura alla menta piperita:
4 cucchiai di farina di riso
2 cucchiai di farina tipo "1"
acqua minerale ghiacciata (le proporzioni sono 160 ml di acqua ogni 100 gr. di farina)
500 gr. di calamaretti freschi
1 lime
menta piperita
qualche rondella di jalapenos
olio di semi
per la dipping sauce:
2 cucchiai di salsa di soia Tamari
1 lime
1 cucchiaio di rum
1 cucchiaio di mirin
qualche foglia di menta piperita
1 cucchiaino di zucchero di canna
per la decorazione:
radicchio fresco
1 cucchiaio di olio extravergine al peperoncino
zeste di lime
  • Preparare la tempura mischiando le due farine e aggiungendo poco alla volta l’acqua freddissima e gasata, avendo cura di compiere questa operazione in una ciotola ghiacciata, preferibilmente di inox, che avremo lasciato 30 minuti prima in frigo.
  • Il segreto di una buona tempura è amalgamare poco il composto: i grumi sono la chiave di volta per ottenere una frittura croccante. Aggiungere alla nostra tempura una decina di foglie di menta tritare finemente. Riporre la pastella in frigo fino a quando l’olio non sarà sul fuoco. Pulire i calamari, tagliarli a rondelle.
  • Preparare la nostra dipping sauce unendo la soia e il mirin allo zucchero di canna. Faremo sciogliere quest’ultimo a fuoco basso, poi aggiungeremo il rum e il succo di lime a fiamma spenta quando il composto si sarà raffreddato. Importante è non farlo condensare ma tenerlo liquido.
  • Riporre al fresco la salsa.
  • Tagliare il radicchio a filangè abbastanza lunghi. Riscaldare l’olio di semi e quando ci saremo resi conto che le gocce di pastella salgono subito a galla, cuocendo, sarà pronto per la nostra frittura.
  • Immergere un calamaro alla volta nella tempura alla menta e tuffarlo nell’olio.
  • Alzare ogni calamaro con una schiumarola e tenerlo da parte al caldo. Friggere in tempura anche qualche foglia di menta fresca intera.
Alfredo Iannaccone

36 anni, giornalista, "fulminato" un anno fa dalla passione per la cucina, food blogger ed ex concorrente alle selezioni della seconda edizione di Masterchef, vi racconterà, in un percorso tra giornalismo e gastronomia, quanta gioia ci può essere nel decidere di dedicare la propria vita a un sogno. Un sogno a occhi aperti da inseguire. Un sogno tutto da vivere...

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