Nigiri di riso venere e tonno

Nigiri di tonno di Sicilia su "tocco" di riso venere cotto in acqua di zenzero e zeste di bergamotto di Calabria, condito con aceto di lampone, avvolto da "spaghetto" di alga di bretagna "agrumata", profumato con menta glaciale e germogli di finocchietto selvatico, con note di pepe oro malesiano di Sarawak e irrorato con dressing al teriyaki

Il tonno del mare di Sicilia, quello della costa occidentale, abbraccia, in una unione che è un percorso da vivere "tutto d'un fiato", i sentori dell'Oriente e della Normandia. Per un entrèe dove emergono l'estetismo e la tecnica della cucina giapponese, i sapori delle eccellenze mediterranee e la salinità del mare d'Oltralpe, che nel vero senso della parola "abbraccia" i protagonisti, gli attori di una ricetta che vede sul palcoscenico il Grande Mare, con i suoi sapori, i suoi profumi, la sua leggerezza, accanto a un riso dove il colore nero non è mai stato così intenso. Il riso Venere, profumo di pane, cottura lunga e meticolosa, viene trasformato nella base per un nigiri, la ricetta di scuola nipponica dove il tocchetto di riso, reso glutinoso dall'aceto di lampone e dallo zucchero, viene lavorato con le mani a mò di quenelle ovale, dopo essere stato cotto in acqua di zenzero e scorza di bergamotto di Calabria. Quello stesso bergamotto che ritroviamo, con il suo succo, nell'alga e nel tonno. L'alga, a forma di spaghetto, avvolge gli ingredienti, li custodisce, li unisce, li rende un tutt'uno. Con la sua salinità fresca e piacevole. Il tonno viene tagliato a petali sottili e va a coprire la quenelle di riso che ha la grandezza della circonferenza del palmo della mano. La menta e il finocchietto selvatico regalano profumo e forza, il piatto viene irrorato con il pepe oro malesiano di Sarawak, che dona vigore e piacevole "stordimento". La dressing, che di solito nel nigiri, si accompagna di fianco come una dipping sauce, viene versata a gocce direttamente sul nigiri, proprio per dare al percorso la connotazione di un amuse bouche, di un pre antipasto, di un omaggio, di un dono da parte di chi ha creato ai suoi commensali. Uno "start up" che è tutto qui, in un solo assaggio, un solo boccone, una "carezza" al palato che apre la strada a nuove emozioni.

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Difficoltà:
Preparazione:
Cottura:
Ingredienti per persone:
Per la quenelle di riso venere in acqua di bergamotto e zenzero:
200 gr. di riso venere
400 ml di acqua fredda
1 radice di zenzero
1 bergamotto di Calabria
pepe oro malesiano di Sarawak in grani
Per la bagna di aceto di lampone:
10 cucchiai di aceto di lampone
10 gocce di sciroppo d'Acero
Per il tonno:
500 gr. di ventresca di tonno rosso freschissima
Per "l'abbraccio di alga":
20 gr. di spaghetti di mare della Bretagna
1/2 bergamotto di Calabria
300 ml di acqua
Per la dressing:
30 ml di salsa di soia
30 ml di mirin
1 cucchiaio di zucchero di canna
Per la decorazione:
pepe oro malesiano di Sarawak
menta glaciale
germogli di finocchietto selvatico
  • Sciacquare il riso venere in acqua fredda ogni 15 minuti, per eliminare l’amido e ridurre i tempi di cottura, tenendolo a bagno in una ciotola di inox.
  • Cuocere il riso coperto con acqua fredda fino a tre volte il suo spessore. Aromatizzare l’acqua con zenzero fresco e zeste di bergamotto. Coprire il tegame. Dopo i primi 15 minuti di cottura non aprire più fino a che l’acqua non si sarà assorbita.
  • Sgranare il riso con una forchetta per velocizzarne il raffreddamento, aggiungere la bagna di aceto di lampone e sciroppo d’acero in modo da creare l’effetto glutinoso dell’aceto di riso, continuare a sgranare, lasciarlo riposare.
  • Affettare il tonno posizionando il coltello da sashimi in trasversale, con movimento da sinistra verso destra, creando fette spesse 2 cm. Metterle a marinare con le gocce di succo di bergamotto.
  • Far reidratare per qualche istante in acqua fredda e succo di bergamotto le alghe brune di Bretagna.
  • Formare con le mani delle quenelle di riso venere, di forma ovale, evitando di schiacciare eccessivamente il riso.
  • Coprire ogni tocchetto di riso venere con una fetta di tonno. “Legare” tonno e riso con l’alga. Riporre i nigiri in frigo coperti da pellicola trasparente.
  • Preparare una dressing con soia Tamari, mirin e zucchero di canna, a fuoco dolce, finchè lo zucchero non si sarà sciolto. Lasciar intiepidire.
  • Composizione del piatto: in un piatto bianco stretto e lungo da sushi, servire i nigiri di riso venere e tonno irrorandoli con le gocce di soia e mirin. Aggiungere foglioline di menta e germogli di finocchietto selvatico di Sicilia. Profumare il piatto con una pioggia di pepe oro di Sarawak malesiano.
Alfredo Iannaccone

36 anni, giornalista, "fulminato" due anni fa dalla passione per la cucina, food blogger ed ex concorrente alle selezioni della seconda edizione di Masterchef, vi racconterà, in un percorso tra giornalismo e gastronomia, quanta gioia ci può essere nel decidere di dedicare la propria vita a un sogno. Un sogno a occhi aperti da inseguire. Un sogno tutto da vivere...

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