Coldiretti e il progetto pesce fresco in Abruzzo

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Grande successo questa mattina per l’apertura del banco del pesce, un angolo dei prodotti di mare inaugurato nel mercato di Campagna Amica di via Panella (piazzale Carrefour) da L’aquila ai dirigenti di Coldiretti e Campagna Amica. Tanti primi clienti e i curiosi che hanno acquistato il prodotto ittico fresco o hanno gustato il cartoccio a miglio zero con merluzzi fritti, freschissimi e locali, confermando il trend che nel 2014 ha visto una ripresa dei consumi ittici, sia in valore che in quantità.

“Abbiamo così offerto all’interno di un mercato di Campagna Amica (il secondo in Abruzzo con un angolo per il pesce) uno spazio inedito che risponde alle esigenze del consumatore affezionato al prodotto fresco e locale, che non si limita solo a frutta e verdura o a prodotti di Campagna ma ora riguarda anche il prodotto ittico – dice Massimiliano Volpone, direttore di Coldiretti L’Aquila – Il vantaggio per il consumatore è trovare pesce fresco acquistato direttamente dalle mani di chi lo ha pescato ad un prezzo vantaggioso perché non ci sono intermediari. Un ulteriore tassello nel progetto per la filiera corta che Coldiretti porta avanti da anni”.
Grande curiosità per il pesce esposto e venduto, non solo fresco. Oltre al pescato di Alessandro Camplone, l’impresa ittica di Pescara che aderisce alla rete di Campagna amica, nel mercato aquilano a filiera corta si può trovare da oggi anche la gastronomia Ruggeri, che ha proposto il pescato a miglio zero in un simpatico menu ambulante a base di pesce e verdure, con paranza dell’adriatico, zucca e cavolfiori della Valle Peligna in pastella, zucchine fritte della Vallata del Pescara, sia in cartoccio che nelle vaschette da asporto.
Grande interesse inoltre per i mini corsi effettuati dai titolari dell’impresa ittica Camplone per riconoscere il pesce fresco e fornire utili consigli sull’etichetta per i consumatori più attenti in una sorta di estemporaneo e graditissimo “fish coaching”. E come se non bastasse, nel corso dell’incontro, sono state presentate le iniziative a sostegno della pesca promosse da Coldiretti Impresa Pesca e sono stati diffusi i dati di un settore molto importante per l’economia regionale, che conta circa dodicimila tonnellate di pescato marittimo tra pesci (47%), molluschi (48%) e crostacei (5%) per un valore della produzione di oltre 45 milioni di euro e che dal 28 settembre ha ripreso “vita” con la fine del fermo biologico obbligatorio, con una produzione guidata da acciughe, vongole, sardine, naselli, seppie, panocchie, triglie e sugarelli”.

Ma qual è il primo consiglio da tenere conto quando si compra il prodotto ittico? “Per chi non si rivolge alla vendita diretta avviata nella rete di Campagna Amica il primo consiglio è verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa) – dice Mauro Del Ponte, coordinatore di Campagna Amica – le provenienze italiane sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta). Per l’Adriatico bisogna scegliere 17 (Adriatico settentrionale) e 18 (Adriatico meridionale). E’ necessario poi verificare che la carne abbia una consistenza soda ed elastica, che le branchie abbiano un colore rosso o rosato e siano umide e gli occhi non siano secchi o opachi, mentre l’odore non deve essere forte e sgradevole; per molluschi e mitili, è essenziale che il guscio sia chiuso; meglio non scegliere i pesci già mutilati della testa e delle pinne”.

8 anni fa

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