Conchiglioni con vongole veraci, lime e cavolo greco

FAI LA SPESA!
Ingredienti per persone:
12 conchiglioni giganti di Gragnano trafilati al bronzo
500 gr. di vongole veraci freschissime
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
2 spicchi di aglio
peperoncino
pepe bianco
1,5 litri di acqua

1 radice di zenzero fresca
1 bicchiere di Greco di Tufo irpino (in alternativa un buon vino bianco secco)
ghiaccio
1 lime (in alternativa un limone fresco)
cerfoglio fresco (in alternativa prezzemolo)
100 gr. di torzella campana fresca (in alternativa cavolo nero, verza o scarola riccia)
0 stelle in base a 0 recensioni
Difficoltà:
Preparazione:
Cottura:
  • Far spurgare e aprire le vongole veraci nell’acqua di mare, versandola in una boule di inox molto fredda e ampia.
  • Mettere su una padella larga, lasciar sudare l’aglio con il peperoncino e il cerfoglio fresco tritato finissimo (in alternativa possiamo usare un buon prezzemolo fresco), aggiungere le vongole, sfumare con il Greco di Tufo (in alternativa un buon vino bianco secco), lasciar cuocere qualche minuto a fiamma viva in modo che le vongole possano sprigionare la loro acqua che formerà una sorta di crema con l’olio. Aggiungere negli ultimi secondi di cottura il succo di lime per lasciare inalterato il suo aroma.
  • Scolare i conchiglioni molto al dente, fermarne la cottura in acqua e ghiaccio. Asciugarli leggermente su un telo di lino.
  • Riempire i conchiglioni sulla base con una fogliolina di torzella scottata 20 secondi in acqua bollente e lasciata in acqua e ghiaccio, in modo che non perda colore e consistenza, e irrorata con qualche goccia di lime o in alternativa limone.
  • Aggiungere le vongole, sgusciate, e il loro sughetto fino a riempire ogni singola conchiglia. Irrorare con olio evo e servire i conchiglioni irrorandoli ancora con un filo d’olio, gocce di lime o limone, e una nota di pepe bianco.
"I segreti del Cuoco":
La torzella è uno dei più antichi tipi di cavolo che si sono sviluppati nel bacino del mediterraneo, infatti è detta anche “cavolo greco”, oltre che “torza riccia”. Oggi è una pianta presente soprattutto nella zona dell’Acerrano Nolano, in provincia di Napoli. Presenta foglie carnose ricce, di colore verde scuro, ed è molto e resistente al freddo. I germogli vengono raccolti per essere consumati sia allo stato fresco che cucinati in appetitose ministre della cucina tradizionale napoletana. In estate, ad esempio, il particolare sapore si sposa, dopo una breve cottura, con il pomodoro San Marzano, ma viene anche utilizzato crudo in insalate o per guarnire pietanze in combinazione con frutti di mare. D’inverno rappresenta un ingrediente immancabile della tradizionale minestra maritata.
Vino in abbinamento:
Falanghina Beneventana, bianco, 4-6 gradi
Vota:
1 Stelle2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle (No Ratings Yet)
Loading...

1 Commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

Iscriviti alla Newsletter per ricevere le nostre esclusive ricette!