Essere rock significa essere inclini al cambiamento. Change! Dentro e fuori noi.
Tutto è consentito quando è un pensiero libero ciò che ci porta ad agire in funzione del nostro credo.
Forza che appartiene solo ad alcuni uomini “illuminati” e che li spinge a una dimensione di viaggio senza meta, durante la quale poter creare liberamente e fecondamente idee apparentemente visionarie, diverse dai canoni secolari.
Un’espansione della coscienza, perché il viaggio è questo, con la conseguente liberazione dell’individuo da ciò che è gretto, opprimente, inaccettabile e l’acquisizione durante “l’esperienza” di nuove competenze e di percezioni inusuali.
Una nuova identità ma con la medesima ragione esistenziale: il ritorno nel proprio contesto culturale e territoriale.
Peter Dipoli è tutto questo, l’anima Rock dell’Alto Adige. Pensiero libero, indipendenza; un’anima ribelle non incline alle convenzioni che ha maturato grazie all’idea del viaggio, saggezza e maestria. Ratio, gioco e attenta osservazione di tutto ciò che sta attorno; ascoltare e apprendere, ma non solo dal territorio.
L’illuminazione: la scelta di alcuni vitigni che diviene azione effettiva sul territorio (il luogo idoneo).
L’emulazione: la chiamata, sommersa, alle armi che induce altri produttori alla medesima scelta.
La performance rock: Sauvignon Voglar 2010 (il pensiero si concretizza).
La rottura d’idee retroattive della percezione di Sauvignon. Una visione pura, pulita e buona, dell’evolversi di un vitigno attraverso la realizzazione di un vino.
Change segna l’inizio della ricerca che ha consentito a Peter Dipoli di approdare a nuovi lidi e di trovare ciò che cercava. Un Savignon con una spiccata ricchezza intrinseca e che non avesse bisogno di nient’altro. Nessuna presentazione dunque per un vino distintivo nel panorama enologico altoatesino. Solo percezioni di senso: pompelmo, nelle declinazioni più dolci e succose, al naso in bocca. Un vino che rimane nella memoria che ci conduce a una dimensione propria di spazio oltre e come il rock inconsapevolmente ci immerge e s’insinua diabolicamente in ogni parte del nostro corpo.
Cibo per la mente: Commistione tra civiltà occidentale (Sauvignon Voglar 2010) e orientale (Maguro Temaki) per un nuovo movimento d’opinione. Maguro Temaki. Filetti di tonno freschissimi, riso per sushi, fogli di alga nori tostati, insalata, semi di sedano tostati, pasta wasabi, sale e zucchero (anche Mick Jagger amava lo zucchero … vedi Brown Sugar).
Un piatto realizzato con l’utilizzo delle mani: il cono di alga è modellato e riempito nell’immediato consumo. Per questo motivo si possono realizzare alcune varianti anche con l’impiego di avocado e altri frutti tropicali.
Anna Graziosa Massolini
Sommelier Degustatore Ufficiale AIS