Un recente studio, portato avanti dagli scienziati di tre università della Corea del Sud insieme all’università statunitense dello Utah, dimostra come la creatina, sostanza contenuta soprattutto nel pesce e nella carne, possa aiutare ad alleviare i sintomi della depressione.
La creatina è un composto sintetizzato autonomamente dal nostro corpo, in particolare da fegato, reni e pancreas, a partire da tre amminoacidi essenziali: l’arginina, la glicina e la metionina. Il fabbisogno umano giornaliero di questa sostanza è di 2 grammi; il 50% dei quali sono prodotti dall’organismo, mentre il restante 50% deve essere introdotto attraverso la dieta. Viene comunemente utilizzata in ambito sportivo per migliorare la performance, la resistenza ed aumentare la massa muscolare.
Lo studio, pubblicato sulla rivista American Journal of Psychiatry, dimostra come la creatina possa avere effetti benefici non solo sui muscoli, ma anche sul cervello. Per otto settimane è stato preso in esame un campione di 52 donne tra i 19 e i 65 anni, tutte affette da depressione, alle quali sono stati somministrati, insieme ai farmaci antidepressivi, 5 grammi al giorno di creatina. I risultati sono stati decisamente positivi: le donne che avevano integrato le loro cure farmacologiche con la creatina, vedevano una remissione dei sintomi depressivi molto più rapida e in misura doppia rispetto a quelle che avevano proseguito la terapia coi soli antidepressivi. Gli scienziati ipotizzano che la maggiore efficacia che la creatina conferisce alle cure tradizionali, possa derivare dalla sua azione energetica sull’organismo.
La creatina ha inoltre il vantaggio di poter essere facilmente introdotta nell’organismo attraverso la dieta; come si è detto, il pesce ne contiene buone quantità: le aringhe ne contengono tra i 6,5 ed i 10 grammi per chilogrammo, il salmone 4,5 gr/kg, il tonno 4 gr/kg, il merluzzo 3 grammi gr/kg (la carne intorno ai 4/5 gr/kg).