La cucina al microonde

trota-al-cartoccioForse non tutti sanno che per mantenere intatti gli Omega-3, è fondamentale cucinare il pesce in modo corretto. La preparazione classica prevede la cottura al forno o bollito, ma c’è un altro modo per cucinare il pesce in modo sano, ovvero al microonde. Questo tipo di forno a onde elettromagnetiche mantiene inalterati gli Omega – 3. In una recente intervista il tecnologo alimentare Marco Riva afferma come «Nonostante i pregiudizi che lo accompagnano, cucinare con onde elettromagnetiche esercita un effetto protettivo sugli alimenti, perché sviluppa un calore di cottura mai superiore ai 100 gradi, una temperatura insufficiente per indurre la degradazione di proteine, vitamine e grassi, e in particolare l’ossidazione di questi ultimi».
Un aspetto importante del cucinare il pesce al microonde è che l’alimento non ha bisogno dell’aggiunta di condimenti in quanto i sali minerali rimangono nella carne, non disperdendosi come avviene invece durante la bollitura ed escludendo l’alterazione chimica che caratterizza invece la frittura.
Altri sono i vantaggi della cottura al microonde: la cottura mantiene inalterato il profumo naturale del pescato, del mare e della salsedine grazie al fatto che l’esposizione al calore comporta una bassa alterazione della struttura molecolare.
La cosa che spesso rende perplessi chi vuole cucinare al microonde è la difficoltà ad ottenere una doratura del pesce, ma c’è un piccolo e veloce trucco: basterà infatti ricoprire il pesce con il sale.
Grazie agli ioni presenti nel sale, messi “in moto” dalle onde onde elettromagnetiche, si otterrà una rosolatura soddisfacente.

Credits: @deliciouskitchen
11 anni fa

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