Giappone: Non solo Sushi!

fugu sashimiQuando parliamo di cucina giapponese qual è la prima cosa che vi viene in mente? Il Sushi ovviamente che però rappresenta solo una piccola parte dell’alimentazione nipponica.
I giapponesi definiscono la loro cucina sappari cioè pulita, ordinata, leggera, irradiante onestà.
Puntano a non alterare affatto la materia prima. Essa rispetta infatti la freschezza, il sapore, il colore, la consistenza e la stagionalità di ogni cibo.
Grazie alle acque pescosissime del Giappone la risorsa primaria è il pesce (a discapito dei prodotti della terra) che deve essere freschissimo, a volte quasi vivo; non viene mai consumato surgelato o tenuto nel ghiaccio.
La cucina giapponese risulta quindi una delle più sane e povere di grassi, nonostante il largo utilizzo di salse.
La maggior parte dei piatti è quindi a base di pesce, ad esempio la tempura (pesce fritto) e i gamberi Onigara (alla griglia).
A differenza di quello che tutti pensano, il sushi non è pesce crudo ma è una composizione di riso con pesce e alghe.
Il Sashimi è invece composto di pesce crudo, servito con verdure per decorarlo.
Il Giappone è l’unico posto al mondo in cui potreste assaggiare il pesce palla. Animale molto curioso, quando si sente in pericolo si gonfia e il corpo si ricopre di aculei, diventando cosi difficile preda per i pesci più grandi.
In Italia ne è vietata la preparazione e solo cuochi diplomati possono tagliarlo per eliminare il veleno, molto più potente del cianuro. Risulta quindi molto costoso e pregiato e viene di solito servito in sashimi o nel sakè.
Alimento che non deve mai mancare è la zuppa, viene servita come digestivo e non va mangiata con il cucchiaio, ma bevuta rumorosamente dalla ciotola per dimostrare al padrone di casa quanto il pasto sia stato gradito.
L’aperitivo orientale è ricco di stuzzichini sfiziosi, che vanno a sostituirsi ai nostri salatini, salumi e torte salate. Si chiamano Otsunami e comprendono seppie piccanti, uova di pesce e piccole sardine.
Oltre al pesce la cucina è caratterizzata da una grande varietà di salse, a partire dalla più conosciuta salsa di soia fino alla salsa agrodolce.
Non esiste il concetto di primo, secondo, contorno, tutti i piatti vengono portati contemporaneamente e mangiati senza un ordine preciso.

D.ssa Federica Buccafusca

Laureata in Antropologia Culturale e specializzata nel settore alimentare. Blogger on the road, gira per il mondo in cerca dei sapori più tipici e particolari. Non si separa mai dalle sue lonelyplanet che la accompagnano e guidano nei suoi viaggi. Ama immergersi nella cultura in cui arriva per capire a fondo l’arte culinaria e le abitudini del posto.

10 anni fa

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