Un vino onesto (dai 5 ai 10 € in enoteca), buon compagno di merende e, nel caso dei Sorbara, soprattutto in estate, facilmente abbinabile ai vati guazzetti e pesci insaporiti cotti in padella o forno.
Stiamo appunto parlando di lambrusco, vino “glu glu” per antonomasia. Il colore del Sorbara è rosato, al naso è leggermente floreale con un pizzico d’incenso, fruttato (un po’ di ciliegia con sentori agrumati), ed ha due caratteristiche che lo rendono unico nel variegato panorama del lambrusco: ha sapidità ed una acidità rinfrescante.
Corpo femmineo, bassa gradazione alcolica. La nuova generazione che lo sta ben interpretando: Paltrinieri, Bellei e Zanasi (per ora).
Svezz