Il pesce rappresenta un alimento molto prezioso per il neonato e non deve mancare fin dalle prime fasi di vita.
Costituisce la fonte primaria di grassi Omega-3, che l’organismo non è in grado di produrre da solo in quantità sufficienti e può assumerli solo attraverso l’alimentazione.
Gli Omega-3 sono importanti per la crescita e lo sviluppo delle attività cerebrali e del sistema nervoso del bambino, poichè sono componenti fondamentali della membrana cellulare, che diventa così più permeabile permettendo il buon funzionamento dei neuroni.
Inoltre, il pesce è ricco di proteine nobili e sali minerali (iodio, fosforo, ferro,selenio e zinco), indispensabili per il funzionamento della tiroide, la formazione dei globuli rossi, e vitamine A, B, D e K.
Dopo l’ottavo mese è indicato introdurre gradualmente il pesce nella dieta del neonato, preferendo inizialmente i pesci più magri come sogliola, nasello o merluzzo, aggiunti sotto forma di omogeneizzato alla pappa.
Verso i dieci mesi gli si può somministrare anche il branzino o l’orata, per poi passare entro l’anno a tutte le varietà di pesce.
Crostacei e molluschi, essendo prodotti allergizzanti, è meglio proporli solo dopo i 2 anni di età, perché possono dare origine ad intolleranze.
Pesce e bambini: cosa fare durante lo svezzamento
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