Il pesce fresco che normalmente acquistiamo, arriva sulle nostre tavole avendo subito il primo processo di refrigerazione già in mare aperto: sui pescherecci viene conservato nel ghiaccio a zero gradi fino alla consegna al mercato del pesce. Anche a casa nostra è necessario che vengano rispettate determinate regole per mantenere intatte tutte le sue proprietà organolettiche e per evitare spiacevoli inconvenienti derivati da una cattiva conservazione dell’alimento.
Il ministero della Salute ha stilato il decalogo: “Sicurezza nel Frigorifero”, nel quale vengono illustrate alcune semplici regole di base per utilizzare al meglio il nostro frigo. È necessario mantenere una temperatura media di circa 4 gradi; conservare carne e pesce sulla mensola più fredda (che si trova nella parte bassa); evitare di riporre alimenti ancora caldi; tenere separati i prodotti crudi da quelli cotti; utilizzare sempre contenitori puliti e chiusi; mantenere il frigorifero sempre efficiente pulendolo e non riempiendolo troppo; infine, porre attenzione a non conservare gli alimenti oltre la data di scadenza.
Il pesce fresco, in particolare, comincia ad alterarsi dopo 7-10 giorni fino a sviluppare una serie di sostanze tra le quali la formaldeide e l’acido solfurico (responsabili del cattivo odore). Per gustarlo al meglio andrebbe consumato entro le prime 24 ore dall’acquisto in modo da preservarne al massimo la freschezza e le proprietà. Può essere conservato in frigorifero seguendo alcuni semplici accorgimenti: innanzitutto va pulito, eliminando sangue ed interiora; va poi lavato sotto acqua corrente; si ripone quindi in uno scolapasta in modo che liberi l’acqua in eccesso; infine, dopo essere stato ben asciugato, può essere chiuso in un contenitore o coperto con una pellicola e riposto nella parte bassa del frigorifero.
È importante dare il giusto peso, non solo alla preparazione delle ricette, ma anche alla conservazione del prodotto; dietro un piatto ben riuscito infatti c’è sempre un ottimo prodotto fresco!