Sicilia è donna

Arianna OcchipintiEsiste un luogo deputato alla donna, uno spazio fecondo della natura, dove il frutto rappresenta la discendenza, il crescere, il moltiplicarsi rispetto alla brevità della vita: questo luogo, regno delle madri e delle figlie è la Sicilia.
Un paesaggio arcaico apparentemente statico, che cela un mondo sotterraneo: il sottosuolo dove tutto ribolle.

Terra dorata, quella dell’altopiano dei monti Iblei, che comprende anche Ragusa e Vittoria, a tratti arsa, in cui appaiono maestosi e solitari gli alberi di carrubo e i muretti a secco che declinano dolcemente il paesaggio.
Dolcezza e durezza definiscono un luogo simbiotico per la vita delle persone che qui vivono e lavorano la terra. Donne e produttrici vitivinicole divengono conseguenze irrimediabili dell’appartenenza a un territorio, dove la viticoltura è autenticità allo stato puro.
Premessa essenziale per delineare il carattere di una donna che ha maturato la totale condivisione con il mondo della natura e ne ha fatto la propria forza: Arianna Occhipinti. Molto è stato detto di lei, ma molto può essere compreso osservando il paesaggio, contrastante, come lo è lei stessa. Un’oasi verde, i suoi vigneti, in cui soffia tenacemente il vento proveniente dal mare, coraggio e tenacia nell’affrontare le battaglie della vita. L’agricoltura è il proprio regno.
Il mondo delle donne che porta a nuova vita e a frutti, come l’uva. L’uva che si trasforma grazie all’ausilio di lieviti non selezionati (perché tutto deve avvenire nel rispetto della natura). Attenzione estrema verso ogni singola azione, verso la vigna: attese e riflessioni. I vini di Arianna Occhipinti sono solidi, ma non statici; vini in continua trasformazione, un’evoluzione che avviene nel corso degli anni, anche in bottiglia.
Come non ricordare il Nero d’Avola Siccagno 2004 (anno del primo Nero d’Avola prodotto), bevuto nuovamente nel 2010: «grandissima sorpresa per un vino che lasciava increduli rispetto all’ampiezza e all’avvolgenza delle sensazioni olfattive-gustative e che lo collocava tra i grandi vini rossi italiani». Il Nero d’Avola è il vitigno rappresentativo della Sicilia mentre il Frappato è la scelta meno ovvia ma sorprendente grazie alle abili mani della produttrice.
Il Frappato ricorda ad Arianna Occhipinti il viaggio di ritorno verso la propria terra d’origine: Vittoria. Il Frappato rappresenta Vittoria e Arianna stessa: vino sanguigno per certi versi aspro, elegante con note di dolcezza, velate; un vino “buono”.
Lei stessa, in un libro autobiografico, racconta di un invito immaginario: «[…] Lo avrei invitato a casa mia nel palmeto. Lo avrei fatto accomodare al grande tavolo di legno della cucina, chiacchierando del più e del meno, mentre accorta sarei stata ai fornelli a preparare una caponata e la pasta con l’aggiunta della patata tagliata che con la sua consistenza ruvida e spugnosa ben accoglie la sapidità della bottarga. Gli avrei aperto il Frappato perché è stato il mio prodotto più sorprendente, per un viticoltore del vittoriese».

Anna Graziosa Massolini
Sommelier Degustatore Ufficiale AIS

Credits: @Silvestro Silvestori
Anna Graziosa Massolini

Anna Graziosa Massolini Sommelier e Degustatore Ufficiale AIS, laureata In Marketing e promozione del turismo e territorio, la Giovanna d’Arco delle situazioni, puntualmente si ritrova tra le fiamme!
Vive altalenandosi, oggi Anna, domani Graziosa! Aspetta che una gigante balena la ingoi, vedi Pinocchio, e la porti a spasso, in un mondo sommerso.
Ogni tanto, quando riemerge dagli abissi, sosta alla Trattoria Croce Bianca di Nozza di Vestone, dove godereccia si trastulla tra vini pregiati d’ogni sorta.

11 anni fa

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