Sudafrica: un arcobaleno di sapori

CrayfishIl Sudafrica viene considerata la nazione arcobaleno, soprattutto nell’ambito culinario.
La cucina è infatti piena di colore, è la combinazione di ricette provenienti da diversi gruppi culturali che si sono avvicendati nel Paese da oltre 400 anni, dalle spezie indonesiane ai modi di cucinare degli europei. Ricca di verdure e grano, il mais è l’alimento più consumato, non manca mai nella loro dieta.
Il pesce è uno degli alimenti principe, sempre freschissimo.
Il Sudafrica è un vero paradiso per i mangiatori di aragoste e di crostacei, prelibatezza a prezzi davvero abbordabili.
Crayfish Cape Town è una sfiziosa ricetta di aragoste in salsa di burro e limone, piatto d’alta gastronomia.
Molto amata anche la trota affumicata su fette di cetriolo, granchi serviti con sott’aceto e peperoni rossi.
Lo Snoek è un pesce tipico sudafricano, dal sapore ricco; viene solitamente servito a patè su foglie di indivia, caviale e formaggio fresco.
Anche il Kingklip viene pescato quotidianamente, solitamente cotto alla griglia o fritto, è un pesce oceanico dalla consistenza soda, spesso servito anche con salsa di burro.
Il Barracuda è un pesce carnivoro molto amato dalla popolazione locale.
Tra le ricette tradizionali c’è il Bobotie, pesce pulito e spinato usato come ripieno di torte salate, insaporito con noce moscata, curcuma e foglie di alloro, servito con una crema di uovo e chutney, frutta cotta in aceto e zucchero simile alla marmellata.
Molto particolare è il Pollo Piri Piri, pollo cotto con gamberetti al forno, accompagnato da verdure.
Il Sudafrica è un grande consumatore anche di carne; è molto amata ad esempio la carne di coccodrillo, dal gusto simile a quello del pesce, soprattutto la coda, servita con salsa di limone.
Biltong è lo snack dei cow boy, è una strisciolina di carne di struzzo, aromatizzata e lasciata essiccare.
Kiwilamb sono invece panzerotti di pasta sfoglia ripieni di agnello e kiwi.
Il barbecue è uno dei metodi di cottura più amato, si rifà alle origini sudafricane: un tempo infatti si cucinava solo all’aperto e su griglie su tre piedi.

Federica Buccafusca

Laureata in Antropologia Culturale e specializzata nel settore alimentare. Blogger on the road, gira per il mondo in cerca dei sapori più tipici e particolari. Non si separa mai dalle sue lonelyplanet che la accompagnano e guidano nei suoi viaggi. Ama immergersi nella cultura in cui arriva per capire a fondo l’arte culinaria e le abitudini del posto.

10 anni fa

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