
Tartare di palamita*
80 gr di cipolline sott’aceto
2 cucchiai di miele di acacia
1 limone
1 cucchiaio di peperoncino in polvere
Germogli di menta q.b.
Sale q.b.
Olio extravergine di oliva q.b.

Con un coltello, sfilettare la palamita [2] avendo cura di togliere, oltre alla lisca principale, anche quelle ventrali [3] e laterali.
Con lo stesso coltello, sfilare la pelle [4] e con un’apposita pinzetta, rimuovere le spine centrali [5]. A questo punto, tritare la polpa ottenuta [6] che poi dovrà essere condita con un pizzico di sale, un filo di olio e lasciare riposare in frigo per circa 15 minuti.
Nel frattempo, in una ciotola, versare le cipolline sott’aceto e unire a queste il miele, un pizzico di sale, il succo di un limone e girare con un cucchiaio fino ad amalgamare il tutto [7].
Dopo aver fatto marinare la tartare, con l’aiuto di un coppapasta [8], collocarla su un piatto piano [9].
Fatta questa operazione, condire con le cipolline e il suo succo, qualche germoglio di menta e un pizzico di peperoncino in polvere [10].
*Vi ricordiamo che consumare pesce crudo può comportare rischi di infezioni intestinali. Raccomandiamo di eviscerare il pesce subito dopo l’acquisto e congelarlo per almeno 96 ore per escludere ogni rischio come raccomandato dal nuovo Decreto del Ministero della Salute.