Primavera, tempo di remise en forme. Se anche voi state cercando di perdere i canonici due chiletti che immancabilmente passato il freddo invernale attanagliano un po’ tutte, cercando nel contempo di diventare anche più sane e splendenti che mai, sappiate che potete tranquillamente lasciare da parte la modaiola (e non sempre equilibrata) dieta della star hollywoodiana del momento.
Volete seguire un regime alimentare sano, povero di calorie e che in più vi assicuri una lunga vecchiaia? Guardate al passato perché la dieta ideale per le signore ha una storia di millenni.
Secondo l’ONS, Office for National statistic, per mantenersi sane, snelle e in salute la popolazione femminile dovrebbe ricalcare l’alimentazione delle donne giapponesi, le prime al mondo in fatto di longevità con un’aspettativa di vita media pari a 87 anni, contro gli 84 anni e mezzo dell’Italia e 80,8 degli Usa.
Ma qual’è il segreto di questo invidiabile primato? Il responsabile ovviamente ancora una volta è il cibo: la dieta giapponese prevede un altissimo consumo di alimenti benefici per l’organismo: pesce, soprattutto crudo, almeno tre volte a settimana, con una preferenza per polpo e calamaro (alimenti ricchi di taurina che aiuta a tenere sotto controllo colesterolo e pressione arteriosa), oltre a verdure, cereali integrali, tè verde e prodotti derivati dalla soia.
I cibi sono di norma serviti con pochissimi condimenti e le porzioni son decisamente ridotte rispetto a quelle alle quali siamo abituati: si stima che una donna giapponese consumi circa il 25% di calorie in meno rispetto ad un normale pasto di un’occidentale ed ecco svelato il trucco (abbastanza scontato a dire il vero) per mantenere anche un linea invidiabile.
Purtroppo i dati positivi attribuiti alle donne giapponesi non possono essere estesi anche alla popolazione maschile: per loro l’aspettativa di vita si ferma a 80 anni, molto simile a quello degli altri paesi. I signori pare limitino molto meno le porzioni oltre a consumare molto più sakè, distillato ad alta gradazione molto calorico. Così facendo azzerano i benefici che fanno della dieta delle signore un modello da imitare.
