Acquacoltura al tempo dei romani

mosaicoGià gli antichi romani praticavano con successo l’acquacoltura: il filosofo, scrittore e funzionario Macrobio riporta di come alcune facoltose famiglie  venissero chiamate col nome del pesce che allevavano nelle piscine adiacenti le loro ville; e così “i Licinii furono chiamati murena allo stesso modo che Sergio Orata ebbe tale soprannome perchè era ghiottissimo del pesce ha nome orata”.

Le piscine d’allevamento delle splendide ville romane, erano riempite con acqua salata e al loro interno vi si trovavano soprattutto murene, orate, anguille, triglie e pesce pappagallo. Costruite in modo da poter ricevere l’acqua direttamente dal mare, erano progettate per poter approfittare del ricircolo causato dalle maree sfruttando cunicoli sotterranei e dighe. Queste vasche piene di pesci erano per gli antichi romani uno status symbol, un modo per ostentare prestigio e ricchezza: ingenti erano i costi sia della realizzazione che del loro mantenimento e non erano assolutamente fonte di guadagno.

Diverse dalle piscine sono gli stagni marittimi, semplici vasche che servivano ai piccoli possidenti per allevare pesce destinato al commercio. Oltre ad assicurare un guadagno derivato dalla vendita al mercato, erano anche un modo per assicurare una certa quota di alimenti proteici alla famiglia. Sono stati rinvenuti in aree marittime poco fertili sia nel Lazio che nella Campagna ed in alcune isole della Toscana.
Nella progettazione era importantissimo riuscire ad assicurare che l’acqua del mare riuscisse ad entrare ed uscire seguendo le maree così da assicurare una buona ossigenazione senza però che le onde fossero troppo forti; così il pesce poteva comunque godere di un ambiente tranquillo.

Oggi lo studio delle piscine e degli stagni romani viene intrapreso per stimare l’aumento del livello dei nostri mari; i risultati finora hanno messo in luce che il Mare Nostrum sta crescendo in maniera differente rispetto gli oceani: negli ultimi 2.000 anni si è innalzato di circa 1.35 metri.

10 anni fa

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