Il Portogallo è una terra di confine e questa caratteristica si riflette sulla sua cucina, ricca di spezie provenienti dall’India, di ingredienti arrivati dall’America e di alimenti provenienti dai paesi arabi.
Un posto speciale nella cucina portoghese è occupato dal baccalà, protagonista indiscusso, tanto che se chiederete notizie ai Portoghesi su questo pesce, vi racconteranno dell’esistenza delle famose 366 ricette di Baccalà, una per ogni giorno dell’anno ed una in più per l’anno bisestile.
In Portogallo esiste un’ancestrale cultura nei confronti del baccalà e girando per le vie di Lisbona è facile vedere pile di baccalà di differenti qualità, spessore e salatura, accatastate sia nei piccoli negozi che nei grandi ipermercati.
Furono i marinai del cinquecento che navigavano le fredde acque dell’Atlantico del Nord a pescarlo e conservarlo sotto sale durante i loro lunghi viaggi. Oggi il Portogallo è il maggiore importatore del mondo ed ogni portoghese consuma ogni anno almeno 25 kg di bacalhau.
Le 366 ricette sul baccalà sono il frutto dell’inventiva e della genialità del popolo portoghese che fin dalla scoperta ha deciso di fare del baccalà l’alimento principe della propria cucina.
Ecco alcune delle ricette più popolari: baccalà al forno, baccalà “a bras”, pasteis de bacalhau (le crocchette di baccalà), baccalà con la panna, baccalà e fave, baccalà con i ceci.
Anche le sardine però sono protagoniste della tavola portoghese. Se fate un giro per i villaggi portoghesi noterete che per strada accanto alle porte delle case vengono accesi tanti piccoli bracieri su cui vengono cotte sardine a volontà. Le sardine vanno cosparse di sale grosso almeno un’ora prima della cottura, poi una volta cotte vanno mangiate appoggiate su una fetta di pane, con insalata di lattuga, peperone verde, cetriolo, pomodoro, cipolla e origano.