La crisi colpisce duro sul consumo di pesce nel 2012

Euro221

La crisi economica non ha risparmiato il settore alimentare, compreso quello del pesce.
Da una recente indagine condotta dall’Impresa Pesca Coldiretti è risultato che il consumo di pesce a tavola da parte degli italiani è calato soprattutto nei primi mesi del 2012.
Il dato è preoccupante: da gennaio a ottobre 2012 il consumo di molluschi come vongole e calamari si è ridotto di circa l’8%, mentre gli acquisti di mitili, naselli, merluzzi e polpi hanno subito un calo di circa il 4%.
Come sempre controcorrente invece il consumo di trote e salmoni, che registra un aumento del 10% delle vendite.
Se il consumo di pesce cala, per altri alimenti al contrario la tendenza è sicuramente positiva. Pensiamo ad esempio alla pasta, gnocchi e uova, ovvero alimenti che permettono un maggiore risparmio delle tasche degli italiani.
Ma davvero il costo del pesce è così elevato da renderlo oggi un prodotto “esclusivo”?
Nel Mediterraneo ci sono ben 143 tipi di pesce, mentre si tende ad acquistare sempre i soliti sette o otto. Molte specie non vengono tenute in considerazione e vengono quindi  sono definite ‘pesce povero’, non perché abbiano meno qualità o siano meno gustosi rispetto a quello considerato più pregiato, ma soltanto perché non vi è richiesta!
E allora, mangiare pesce più spesso si può! E’ sufficiente cercare al banco del pesce il pesce azzurro e gli altri ‘pesci poveri’: ne guadagneremo in salute e nel portafoglio.

11 anni fa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

Iscriviti alla Newsletter per ricevere le nostre esclusive ricette!