L’acciuga o alice, è un pesce di piccola pezzatura, definito anche ‘pane del mare’, in quanto principale nutrimento dei pesci predatori.
Nelle giornate di mare calmo, tra aprile e luglio, i pescatori escono al tramonto e stendono la rete al largo sbarrando così, il passaggio delle alici nelle ore notturne.
Possiede carni di pregio, saporite, caratterizzate da una buona consistenza e un basso contenuto di grassi. Può essere consumato crudo, sfilettato, marinato con succo di limone o aceto e fritto.
Quale vino abbinare?
Numerose ricette a base di acciughe sono presenti in tutta la penisola. Tipo di cottura, condimenti, spezie e aromi utilizzati, condizionano fortemente il corretto abbinamento. Ricordate come regola principale, che è solo l’equilibrio tra pietanza e vino che in qualsiasi circostanza deve emergere. Nessuna prevaricazione, solo armonia!
Oggi parleremo di un territorio in evoluzione, in cui nascono vini che valorizzano le numerose varietà di vitigni a bacca bianca presenti sulle colline rocciose dell’entroterra sud-orientale del lago di Garda: Custoza.
Questo luogo ricordato per battaglie risorgimentali, viene ora identificato come un territorio vitivinicolo, interessante per la produzione di vini freschi, salini e per alcuni tratti nervosi. I vitigni che lo compongono sono: garganega (varietà autoctona), trebbiano toscano, trebbianello, bianca fernanda, mentre sono consentite percentuali minime di chardonnay, pinot bianco, riesling italico e malvasia. La varietà dei vitigni, le percentuali utilizzate stabilite dal disciplinare, la diversa vocazione del suolo e le scelte personali dei vignaioli hanno consentito di avere una gamma piuttosto ampia di prodotti, ma di ritrovare in essi un medesimo filo conduttore.
Vino piacevolissimo: freschezza visiva dovuta al colore paglierino accentuato dai riflessi verdolini, ma anche olfattiva, floreale che assume note più evolute e una grassezza in bocca più evidente nella tipologia superiore.
Cosa scegliere?
Ogni azienda definisce una propria idea di territorio e questo ci consente di poter scegliere il tipo di Custoza più adatto al nostro piatto.
Per avere un’idea chiara è necessario provare i prodotti e confrontarli anche attraverso vere e proprie comparazioni, esperienze personali sensoriali.
Buona degustazione!
Anna Graziosa Massolini
Sommelier Degustatore Ufficiale AIS