La straordinaria materia prima fornita dal mare in abbinamento a vini insoliti.
Stop alla tradizione?
No, proviamo a cambiare le regole sulle nostre tavole perché vogliamo provare, sperimentare, giocare. Parliamo ancora una volta di scelta di vini rossi in abbinamento a piatti di pesce.
Il pesce
Il mare che lambisce le isole della Sicilia è sempre stato un luogo fertile per la riproduzione del Tonno. La pesca con la cosiddetta “mattanza”, tradizionale tecnica di origine fenicia, ha inizio il 24 giugno, giorno celebrativo di San Giovanni ed è sempre stata una delle risorse economiche necessarie per la sussistenza di tale zona. Il Tonno può essere consumato crudo, cotto, in salamoia o essiccato.
Scardiniamo ora un po’ di regole: partiamo da un mio desiderio: …ho voglia di bere un vino rosso, non un rosso siciliano magari proveniente dalle isole Eolie, ma un Cabernet-Sauvignon, un taglio bordolese e ho voglia di cucinare del Tonno.
Il piatto
La realizzazione di un piatto per supportare un vino rosso di buona struttura come lo potrebbe essere il Maurizio Zanella di Cà del Bosco, deve tener conto del tipo di cottura (semplice come quella al forno) e ovviamente degli ingredienti, come le verdure che devono essere per quanto possibile neutre e non acuire con contenuti acidi, eventuali durezze presenti nel vino; quindi carote, patate, zucchine.
Un esempio: Tonno profumato al limone servito con carote al forno!
La storia dell’uvaggio bordolese in Franciacorta è riscritta da Maurizio Zanella. Il pioniere del Cabernet Sauvignon inserisce nuovi impianti, fitti e a bassa resa e sviluppa una serie di ricerche genetiche sui biotipi. Nel 1981 nasce il Maurizio Zanella. Le numerose annate che si sono susseguite sono testimonianza dell’evoluzione qualitativa di tale prodotto. Tale vitigno pur mantenendo le proprie caratteristiche di riconoscibilità riesce a esprimere al meglio anche quelle del territorio in cui è coltivato. Colore intenso, finezza e l’eleganza si ritrovano nel bicchiere. Piacevolezza e nobiltà degli aromi che diventano ancora più ampi nelle annate non più recenti. Frutto che si ritrova nella dolcezza dei frutti di bosco e intensità della nota balsamica ci appagano e non sovrastano ma accompagnano il nostro piatto.
Consiglio: controllate la temperatura del vino! In questo caso intorno ai 17-18°.
Anna Graziosa Massolini
Sommelier Degustatore Ufficiale AIS
Bell'articolo, condivido in pieno! L'abbinamento "vino rosso-pesce", da tempo ne sono un accanito sostenitore! Tra l'altro da anni, sia in Sardegna, in Liguria, in Toscana, in Romagna e in altre realtà marinare si tende a riscoprire i sapori "dei pescatori" che con pane, ricci, bottarga, zuppe di pesce, molluschi, crostacei, pasta fresca, buon olio d'oliva e pesce "povero", hanno scritto la storia dell'antica cucina marinara. Che sarà sempre il punto di riferimento di un ritorno alla semplicità ed al buonsenso alimentare!! ;)