Tataki di pesce spada con amalfitan dressing

Tataki di spada del Mediterraneo al profumo di timo arancio con salsa ponzu ai limoni della Costiera Amalfitana, sakè dolce e polvere di wasabi

Il dolce, il piccante, l'acre "che conquista" dei limoni amalfitani, con il loro profumo coinvolgente. Le note d'Oriente si fondono ancora una volta alla perfezione con il mare della Sicilia Occidentale, con un pesce spada delle acque trapanesi, rosa chic, che diventa "attore principale" di un'opera teatrale di alto livello tra i fornelli. Il pesce è il soprano, con la sua voce conquista, lascia di stucco la platea. Ma i suoi "compagni di viaggio" non sono da meno ed esaltano il suo talento sopraffino. I sapori e le tecniche "dagli occhi a mandorla" abbracciano la qualità della Sicilia senza dimenticare i sapori della migliore Campania offerti dalla Natura. Difficile accontentarsi quando Italia e Giappone ci mettono a disposizione una infinità di possibilità. Da una parte il pesce, gli agrumi, dall'altra la sapidità della salsa di soia, la delicatezza alcolica e zuccherina del sakè da cucina, il mirin, soave in questo piatto come potrebbe esserlo il migliore degli aceti balsamici. Nasce così una salsa ponzu "italianizzata" che esalta in modo perfetto una perla del mare italiano cotto con tecnica giapponese (il tataki prevede dopo la marinatura che la carne o il pesce siano scottati solo all'esterno ma restino crudi dentro). Non manca la nota piccante del wasabi e il profumo del timo arancio: il primo con la sua forza richiama alla cucina dei samurai, ai piatti di pesce appena cotto o crudo accompagnati da riso e da sentori decisi al palato, l'altro ci porta alla delicatezza, al fashion della gastronomia italiana, dove la "dama", la gentil donna, cinge di un abbraccio il samurai, gli strappa un sorriso e gli "scalda il cuore"...

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Difficoltà:
Preparazione:
Cottura:
Ingredienti per 4 persone:
Per il tataki di spada e la sua marinatura:
  500 gr. di filetto di pesce spada freschissimo dei mari siciliani
  2 cucchiai di salsa di soia
  2 cucchiai di mirin
  qualche rametto di timo limonato
Per la dressing:
  2 cucchiai di salsa di soia
2 cucchiai di mirin
1 limone fresco Sfusato della Costiera Amalfitana
1 cucchiaio di aceto di riso
polvere di wasabi
1 cucchiaio di zucchero di canna bio
Per la decorazione:
  1 rametto di timo limonato
  • Marinare delicatamente il filetto di spada con il composto di salsa di soia e mirin, amalgamati insieme e conservati in frigo per almeno 30 minuti.
  • Preparare il dressing portando ad ebollizione, su fuoco dolce, l’altra salsa di soia, con il mirin, l’aceto di riso, lo zucchero (che dovrà sciogliersi) e il succo di 1 limone amalfitano. Lasciar raffreddare completamente, aggiungere la polvere di wasabi.
  • Scottare il filetto di spada marinato e leggermente scolato in una padella antiaderente con fondo in pietra (oppure una pietra ollare). Cuocerlo dai due lati solo all’esterno lasciarlo crudo all’interno.
  • Scaloppare lo spada in fettine sottili: all’occhio risalterà la differenza tra le due cotture.
  • Servire il tataki di spada in un piatto da antipasto tea cup con fondo concavo, irrorandolo con le gocce di dressing al limone amalfitano e wasabi, decorando con un rametto di timo arancio.
Alfredo Iannaccone

36 anni, giornalista, "fulminato" due anni fa dalla passione per la cucina, food blogger ed ex concorrente alle selezioni della seconda edizione di Masterchef, vi racconterà, in un percorso tra giornalismo e gastronomia, quanta gioia ci può essere nel decidere di dedicare la propria vita a un sogno. Un sogno a occhi aperti da inseguire. Un sogno tutto da vivere...

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