Fiori in panko bread tempura ripieni di spada

Amuse Bouche di "scrigno" di Fiore di Zucca in panko bread tempura, ripieno di "tocco" di pesce spada trapanese marinato e speziato con mirin, succo di yuzu, aceto di lamponi e pepe verde alla vaniglia del Madagascar, datterini pugliesi confit, cappero di Pantelleria, menta piperita e basilico, "accompagnato" da un "abbraccio" di germogli di ravanello rosso

La strada e la ricerca dell'estetismo puro guida il nostro "cammino" in cucina. Come quello di un viandante sperduto, stanco, assetato d'acqua, che a piedi nudi percorre il deserto, ansioso di trovare un riparo tranquillo, la sua "isola felice" dove fermarsi e godere finalmente delle gioie della vita. La ricerca del bello tra i fornelli non è utopia: può essere la ragione di tutto, a patto però che gusto e qualità delle materie prime non siano una mera illusione, come un miraggio, che in quel deserto caldo e nel nostro viaggio "tormentato" non farebbero che accrescere la nostra "sete" di emozione. Ciò che vi racconto oggi nasce dall'idea di un abbraccio, intenso e passionale, tra due elementi della "nuda" terra. Che abbia la funzione di creare non solo un effetto scenico ma di generare un contrasto di sapori che al palato dia freschezza, equilibrio, e soprattutto che ci lasci un buon ricordo. Ed è così che un fiore di zucca, il primo fiore di zucca della sopraggiunta primavera, fa da scrigno a un interessante connubio di sapori "caldi". Un crudo di spada marinato con sakè dolce, aceto di lamponi e succo di yuzu, pungente al punto giusto. Non mancano note profumate e intense come il basilico e la menta, e la dolcezza "non esagerata" di un datterino pugliese per completare un "assaggio" reso eccezionale dalla tempura e dalla croccantezza del panko bread. Ancora una volte le fusioni tra il Sud Italia e il Sol Levante ci accompagnano verso la creazione di piatti di alta classe, di alto impatto visivo e soprattutto straordinari al sapore. Ma non è finita: perchè il corteggiamento che abbiamo "immaginato" prende forma attraverso l'unione con dei germogli di ravanello rosso, che hanno la funzione di "donare" il sapore piccantino ma fresco che manca, di sgrassare il palato, di regalare colore ad un piatto che è destinato ad aprire una serie di assaggi gourmet. L'amuse-bouche è un omaggio ai commensali, un entrèe d'autore, un morso "d'amore" tutto da vivere, per preparare il palato e i sensi ad altre successive "suggestioni". RIFLESSIONI TECNICO-GRAFICHE - La ricerca dell'estetismo nella cucina è direttamente proporzionale ai metodi di lavorazione della materie prime e al modo di porgersi nei loro confronti, quindi alle cotture, agli accostamenti tra un ingrediente e l'altro. Ma nulla è possibile se non si conosce profondamente un prodotto, non si ammirano con "gli occhi del cuore" i suoi punti più belli, non si studiano, attraverso notti insonni, le sue caratteristiche così da creare nel piatto un disegno perfetto e un'emozione per il palato che sia indelebile. In questo caso il fiore di zucca ha la sua parte migliore nei petali, con quel vortice di colori giallo-verde-arancio e rosso. Perciò quando prepariamo la tempura, dopo aver aperto il fiore delicatamente per riempirlo, eliminando il picciolo interno, teniamo il fiore per mano tenendolo per il "ciuffo", e lo immergiamo in una pastella freddissima e densa. Dopo di che quando usiamo il panko bread andiamo a gettare con le mani la "polvere" di pane sul fiore, in modo che la pastella non sporchi la panure per i fiori successivi. Dopo di che quando l'olio sarà caldissimo, e dopo averne calcolato una misura tale che il fiore si immerga del tutto tranne che per la punta, tenendolo sempre delicatamente per il "ciuffo", temerariamente, lo immergiamo nell'olio. Pochi istanti, e la pastella diventerà una tempura giallo oro croccante grazie alla presenza del panko, mentre andremo ad avvolgere a vortice il ciuffo creando una "girandola di colori". Va mangiato subito, caldissimo, l'unione spada-datterini-cappero, menta-basilico e la forza del sakè e dell'aceto di lamponi con cui abbiamo marinato il pesce creeranno un connubio unico.

2 stelle in base a 2 recensioni
Difficoltà:
Preparazione:
Cottura:
Ingredienti per persone:
Per la marinatura dello spada:
500 gr. di filetto di pesce spada del Mediterraneo freschissimo
2 cucchiai di olio extravergine Ravece delle colline irpine
2 cucchiai di aceto di lamponi
pepe verde alla vaniglia del Borneo
1 cucchiaio di mirin
sale rosa dell'Himalaya
3 cucchiai di succo di yuzu
Per il ripieno dei fiori:
20 fiori di zucca freschi
200 gr. di pomodorini datterini pugliesi
2 cucchiai di zucchero di canna
1 arancia bionda Navel di Sicilia
qualche cappero di Pantelleria
20 gr. di olive di Gaeta
basilico fresco
menta piperita fresca
sale Maldon un pizzico
Per la panko bread tempura:
5 cucchiai di farina di riso
5 cucchiai di farina tipo 1
ghiaccio
acqua minerale gasata
200 gr. di panko bread
2 cucchiaini di albume d'uovo in polvere
olio di riso bio
Per la decorazione:
germogli freschi di ravanello rosso
  • Marinare e speziare il filetto di pesce spada poggiato in un’ampia boule: prima massaggiarlo con l’olio Ravece, versato a gocce. Aggiungere poi l’aceto di lamponi, il sakè dolce (mirin), il succo di yuzu, il sale rosa, il pepe verde. Lasciar riposare al coperto in frigo per 1 ora.
  • Lavare i pomodorini, tagliarli in quattro parti. Farli caramellare in forno a 180 gradi con lo zucchero di canna, un pizzico di sale, il pepe, per 15 minuti. Dissalare i capperi, denocciolare le olive, lavare delicatamente la mente e il basilico e metterli ad asciugare su un telo di lino.
  • Aprire i fiori di zucca delicatamente, eliminando il picciolo interno. Riempirli con tocchetti di spada, pomodorini, olive, capperi, menta e basilico.
  • Preparare con anticipo la tempura amalgamando le due farine e l’albume in polvere, all’interno di una ciotola di inox asciutta ma raffreddata con il ghiaccio, e aggiungendo l’acqua minerale freddissima, in una proporzione di due a uno per la parte liquida (quindi 200 gr. di acqua ogni 100 di farina).
  • Mescolare la pastella ottenendo un composto non eccessivamente denso. Conservarla in frigo.
  • Riscaldare l’olio di riso sul fuoco: sarà pronto quando le gocce di tempura che verseremo per prova verranno subito a galla.
  • Versare il panko bread in un contenitore concavo.
  • Tenendo delicatamente il fiore per il petali, dopo averlo chiuso con il suo ripieno, e dopo aver avvolto i petali creando un vortice, passarlo nella pastella senza sporcare la parte superiore che sta nelle nostre mani.
  • Ora tenendo sempre il fiore per il ciuffo, cospargere la parte pastellata con il panko senza che il fiore tocchi però il piatto, in modo che quindi la pastella non sporchi il pane.
  • Quando l’olio sarà pronto, tenendo sempre il fiore per i suoi petali, immergerlo completamente nell’olio bollente e lasciare che la tempura al panko diventi color oro. I primi fiori saranno da buttare perchè l’olio sarà a temperatura perfetta solo dopo qualche frittura “a vuoto”.
  • Impiattamento: servire i fiori in panko bread tempura ripieni di spada su un piatto bianco piano, decorare con foglie di menta e germogli freschi di ravanelli rossi.
Alfredo Iannaccone

36 anni, giornalista, "fulminato" un anno fa dalla passione per la cucina, food blogger ed ex concorrente alle selezioni della seconda edizione di Masterchef, vi racconterà, in un percorso tra giornalismo e gastronomia, quanta gioia ci può essere nel decidere di dedicare la propria vita a un sogno. Un sogno a occhi aperti da inseguire. Un sogno tutto da vivere...

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